Luomo agisce sotto la spinta di impulsi fondamentalmente riconducibili a duplice natura: quelli riferibili allistinto di conservazione e quelli che derivano dallinclinazione razionale verso luniversalizzazione dei concetti. I primi generano comportamenti di natura soggettiva, i secondi di natura oggettiva. Le due tendenze portano spesso a generare contrasti nella coscienza dellindividuo, che trova il proprio equilibrio quando il suo agire corrisponde ad entrambi i criteri contemporaneamente.
Nellarte i due mondi trovano equilibrio per essenza stessa dellesperienza estetica, che assurge a simbolo dellunità fra ambito soggettivo ed ambito oggettivo: la parte oggettiva è rappresentata sostanzialmente nella percezione di strutture formali, colte nel loro significato grazie ad un continuo scambio di riferimenti fra livelli strutturali diversi (dalle strutture locali a quelle generali e viceversa); mentre la parte soggettiva trova espressione nella percezione di conformità di ciò che è espresso nellopera agli impulsi soggettivi basilari (ricerca del cibo o del compagno/a, bisogno di affetto, necessità di comprensione dellincognito, tendenza verso la luce, ecc.).