Appunti dal web, dagli scritti di Michele Trenti

Tensione psicomotoria e tensione espressiva nell'interprete

09/12/2005

Appunti di Michele Trenti

Un’esecuzione musicale, nel suo sviluppo temporale, può essere rappresentata come un processo continuo di tensione e distensione, di concentrazione ed allentamento di energia, risultante dall’effetto delle strutture ritmiche, melodiche, armoniche, dinamiche, timbriche, nonché dalla loro organizzazione in relazioni formali nel brano eseguito; ogni interprete parametra e regola questo gioco di tensione-distensione in base alla propria personalità ed all’influsso di diversi fattori esterni ( dall’acustica delle sale alla percezione della presenza del pubblico, ecc. ).
Tra i fattori che possono “distrarre” o disturbare il processo di distribuzione dell’energia secondo le esigenze delle macro e microstrutture della composizione vi è certamente l’impegno psicofisico profuso nel gesto esecutivo: l’aspetto gestuale dell’esecuzione può assorbire – o in altri casi viceversa far aumentare – l’energia espressiva convogliata nel discorso musicale, alterandone l’equilibrio immaginato originariamente dall’interprete.
Il sapersi ascoltare e l’acquisire una concezione chiara dell’organizzazione formale di ciò che si esegue contribuisce a risolvere, o a limitare questo problema, finora mai adeguatamente approfondito né dalla didattica, sotto l’aspetto pratico, né dalla musicologia, sotto l’aspetto teorico.